“La fotografia è uno strumento attraverso il quale rivivere un’emozione”.
Parlarne soltanto con queste parole risulta riduttivo perchè la fotografia è un medium estremamente potente, e richiede attimi per comprendere concetti, anche astratti, che con altri media non basterebbero mai. Come dice quel detto ”una fotografia vale più di mille parole”.
Quando ho cominciato a studiare fotografia, nel 2009, avevo solo un leggero sentore di quante infinite possibilità espressive potesse avere. All’inizio era solo istinto. Con il tempo studiandola ho capito che si poteva andare ben oltre quanto inizialmente avevo immaginato.
La fotografia riguarda l’istinto, è verissimo, perchè la sua percezione, che avviene soltanto attraverso la vista, rimanda quasi sempre a ricordi legati a sensazioni provate e percepite come immateriali. Un profumo inebriante o un suono vibrante; la setosità di uno strano ricordo tattile, o la sua ruvidità; la sensazione di essere una piccola particella leggera in uno spazio infinito o inversamente troppo grande e pesante, quasi da non potersi muovere.
Vi ricorda qualcosa? sembra che io stia parlando di sogni. In realtà la fotografia non è tanto diversa dai sogni e moltissime volte vengono raccontati in maniera intensa. Gestire questo tipo di comunicazione legata ai sensi è sempre un impresa ardua, ma un buon risultato diventa magico.
Quando scatto, cerco sempre di percepire intimamente l’essenza di ciò che guardo e, con le fotografie, mi faccio portavoce di queste sensazioni.
Le mie fotografie sono spontanee, e soprattutto raccontano emozioni vere.
Non amo incasellarmi in un genere fotografico. Da quando mi sono specializzata in fotografia, ho fatto tanti lavori molto diversi tra loro, dalla ritrattistica allo storytelling autoriale, al fotoreportage di eventi, alla fotografia commerciale come still life di diverso genere e definirmi fotografa di un genere ben preciso non fa per me.
Nelle mie foto ci sono racconti realizzati attraverso il mio occhio, la mia attenzione e la mia sensibilità. La scelta dell’attrezzatura che utilizzo si basa sempre sulle mie scelte stilistiche, dalla macchina fotografica agli obiettivi. Ma è sempre l’occhio di chi scatta a far la foto e per questo la decisione su cosa inserire nell’inquadratura e come farlo è una scelta che il fotografo deve fare sempre con cura e rispetto. Il suo sguardo deve essere disciplinato, sensibile, profondo e fornire un punto di vista coinvolgente, stimolante e alternativo
Valentina Currò © 2022 P. IVA 03488090832